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Gli amici del Signore

Marta di Betania

 

Marta di Betania è citata tre volte nella Bibbia; tutti e tre i casi sono riportati nei Vangeli:

  • Luca 10,38-42

  • Giovanni 11,1-46

  • Giovanni 12,1-8

L'autore del Vangelo secondo Luca riporta che essa è la sorella di Maria, mentre l'autore del Vangelo di Giovanni la riporta come sorella di Maria e di Lazzaro.

Sia Lc 10 che Gv 12 ci presentano Marta che serve a un pasto al quale partecipa anche Gesù e in entrambi casi sta servendo (in greco il verbo utilizzato è diakoneō). Nella tradizione ella è perciò diventata colei che serve nella casa di Betania (si veda, ad esempio, l'icona a fianco dei Monaci di Bose in cui Marta serve a tavola, Maria lava i piedi al Signore e Lazzaro siede a cena).

Utilizzando le metodologie storico-critiche utilizzate negli studi sul Gesù storico[1] possiamo affermare che essa sia un personaggio realmente esistito, e non creato dagli autori dei Vangeli, grazie al criterio di molteplice attestazione[2].

Marta, probabilmente, fece parte di quella cerchia intemedia tra i Dodici e le folle che seguivano Gesù che possiamo chiamare discepoli[3].

Marta è venerata come santa da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi con ricorrenza il 29 luglio[4].

 

 

[1] Si veda JOHN P. MEIER, Un Ebreo Marginale 1.

[2] Qui si stanno considerando Luca e Giovanni indipendenti, almeno rispetto alla loro forma finale (nessuno dei redattori della forma finale conobbe la forma finale dell'altro Vangelo); la questione comunque è ancora discussa tra gli studiosi. I due autori potrebbero, ad esempio, avere tradizioni preevangeliche comuni orali o scritte, come propone RAYMOND E. BROWN.

[3] Per il fatto che il termine discepola non venga mai utilizzato al femminile nei Vangeli si veda la trattazione di JOHN P. MEIER, Un Ebreo Marginale 3.

[4] COMUNITÀ DI BOSE, Il libro dei tesimoni. Si veda anche il martirologio ecumenico on line.

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